Dopo il risultato del regolamento sul water reuse, questa settimana a Bruxelles si conclude con un altro tassello importante per una nuova economia sostenibile.
Ecco di cosa si tratta.
Solo per mettere in campo misure di contrasto al cambiamento climatico servono almeno 180 miliardi di investimenti ogni anno. Mobilità sostenibile, efficientemente energetico degli edifici, industrie che producono inquinando di meno, e tante altre cose ancora hanno bisogno di importanti risorse pubbliche e private per essere realizzate. Con questo nuovo provvedimento, di cui sono stata relatrice per il mio gruppo politico, abbiamo stabilito – primi al mondo – criteri comuni in tutta Europa per definire quali investimenti privati saranno considerati sostenibili e quali no. In questo modo l’investitore, anche se piccolo risparmiatore, può compiere una scelta informata. Il carbone adesso non potrà essere considerato in nessun modo come sostenibile per l’ambiente e nessuna attività economica potrà essere considerata sostenibile se produce rifiuti dannosi per l’ambiente.
C’è poi un punto di cui sono particolarmente orgogliosa.
Grazie alla battaglia del mio gruppo politico, i socialisti&democratici, si dovranno prendere in considerazione nella valutazione della sostenibilità ambientale di un prodotto, anche gli aspetti sociali. Per farvi un esempio concreto: un’auto elettrica, la cui batteria è stata prodotta dal lavoro minorile, non potrà essere etichettata come sostenibile!!
E per questa settimana dal parlamento europeo, passo e chiudo ?
6 dicembre 2019